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Leonardo Delogu
_LA BUCA_

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Parco Riola, Fluminimaggiore (SI)

Giornate del Respiro

giovedì 30 giugno_ore 23

Performance itinerante

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C’è una cavità al centro della terra che collega il mondo dei vivi a quello dei morti, un buco che chiama, che attrae, che ci mette in ascolto sul ciglio del burrone, a contemplare il pozzo oscuro del tempo. Ma la buca suggerisce anche una via di fuga, un passaggio per un altrove possibile.

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Il fondo del buco riflette lo stato di paura e depressione dentro il quale l’umanità si è immersa,

il controllo deicorpi che avanza e prende possesso dello spazio pubblico a grandi accelerazioni. Allo stesso tempo dal buco fuoriescono visioni altre: storie di lotta e resistenza, corpi umani desideranti, comunità multispecie, corpi ibridati con altre vivenze, umanità-piante, umanità-insetti, umanità-minerali e giardini selvatici che sfondano i recinti. Nella buca tutto si mischia e si contamina, si immerge e fuoriesce. Il teatro, il rito, la coreografia, sono lì a tentare l’organizzazione spaziale e ritmica di questa materia.

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A partire dall’immagine della buca, DOM- si immerge in un percorso di ricerca che tiene insieme ricerca filosofica e scenica, pratiche di pensiero e pratiche performative, sempre alla ricerca, nel paesaggio urbano, di luoghi in grado di incarnare la tensione.

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Una domanda preme: è ancora possibile avere esperienze di visione nell’epoca del disincanto, delle retoriche della fine e dell’inevitabile? In questa prima fase di ricerca per le Giornate del respiro DOM- si immerge alla ricerche delle voragini del territorio e comincia la costruzione di un catalogo di pratiche che arrivano da tradizioni e storie molteplici, passate di mano in mano, un archiviocompost in divenire, sul come diventare altro da sé. Prima dell’atto di vedere, ci sembra importante praticare l’altrimenti, costruire strade d’implicazione diretta, praticare

l’immanenza, il nomadismo, l’uscita da sé, il sentirsi abitati e molteplici, linee di fuga e annodamenti di un neo-materialismo sensibile, desiderante, in cerca di una lingua nuova; un tentare, disperato e gioioso, il reincanto del mondo.

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Ideazione_ Leonardo Delogu / DOMCon_

Loredana Canditone, Giuseppe Vincent Giampino, Marta

Olivieri e i/le partecipanti al laboratorio

Selezione Musicale_ Capibara

Allestimento_ Giovanni Marocco

Produzione_ Sardegna Teatro, in collaborazione DOM- BASE Milano,

Pergine Festival, Zona K, Indisciplinarte, Spazio 500 - Supporto

organizzativo This is acqua e con il supporto di IN SITU, the

European platform for artistic creation in public space, in the frame

of the project (UN)COMMON SPACES, co-funded by the Creative

Europe Programme of the European Union.s

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Starting from the image of the hole, DOM- immerses itself in

a philosophical and scenic research path, always looking for

places that can embody, in the urban landscape, the temporal

tension. In Fluminimaggiore DOM- searches for the chasms

of the area to assemble a catalog of practices spreading from

multiple traditions and stories, passed from hand to hand, an in

flux archive-compost, on how to become other than oneself.

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