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Il respiro è qualcosa di più che aria in movimento: è bagliore, svelamento, medio di rivelazione
Emanuele Coccia


Se esiste un tratto che accomuna la possibilità di esistenza - e di interconnessione - tra tutti i viventi risiede proprio nel respiro, comune e universale, che consente la mescolanza e rappresenta l'esperienza sensibile di immersione negli ambienti e contaminazione con gli altri. Per padroneggiare un'arte consapevole del respiro è necessario incorporare delle pratiche ma, al contempo, sembra non esserci niente di più immediato, azione che fonda ciascuna esperienza vivente.
Provare a definire la consistenza del mondo, articolare pratiche critiche contro-egemoniche, costruire narrative poetiche sono missioni e slanci che desideriamo inquadrare in Respiro, il festival di arti performative e pratiche sensibili di Sardegna Teatro.
Una delle gemmazioni delle Giornate del Respiro - insieme a Respiro_kids, in autunno - dal 25 giugno al 1 luglio 2023, tra Cagliari, Nuoro, Ussana e con uno strascico all'Argentiera, Respiro ospita una variegata scena performativa internazionale, sostiene laboratori per l'infanzia, pratiche di riscoperta comunità, workshop sulle politiche inclusive, propone sperimentazioni musicali e alimentari, insistendo sugli incontri ibridati. 
Tutto ciò affonda le ragioni nel desiderio di decolonizzare - a partire dai margini che abitiamo - le prospettive e gli immaginari che si impongono nelle nostre esistenza.

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