LAST WORDS
Regia_ Jonathan Nossiter
Anno_ 2020
Paese_ Italia-Francia
Durata_130'
Lingua_ inglese con sottotitoli in italiano
Anfiteatro del Parco Riola, Fluminimaggiore (SI)
Giornate del Respiro
giovedì 23 giugno_ore 21
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Proiezione film Last Words di Jonathan Nossiter
a seguire dialogo tra l'autore e Nevina Satta
(CEO Fondazione Sardegna Film Commission)
in collaborazione con_ Andaras - Travel Film Festival
con il sostegno di_ Fondazione Sardegna Film Commission
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È possibile un film utopico
postapocalittico?
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Il mondo nel 2086. L’Europa è un deserto. Non c’è più natura. Solo
lattine di cibo in polvere per gli ultimi sopravvissuti. Non c’è più cultura.
Tranne qualche frammento di cinema sotto le macerie di ciò che rimane di
Bologna. E i templi antichi ad Atene. Niente più socialità, neppure la memoria
di una stretta di mano. Un mondo senza speranza? No! Grazie alle magiche
risorse dell’immaginazione umana. Last Words è un film che si confronta
con il potere distruttivo delle catastrofi ecologiche senza perdere il coraggio
della tenerezza e la gioia dello stare insieme per raccontarci delle storie.
Urgenti.
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Come l’ultimo uomo sulla Terra nel 2086: un giovane africano, l’ultimo africano.
Impersonato dal non attore Kalipha Touray, un rifugiato gambiano che a
sedici anni ha già assistito alla fine del mondo nella vita reale. Insieme al mitico
attore Nick Nolte – che interpreta un regista d’altri tempi –, nel film riscoprirà
il cinema. E dunque il senso della vita: il piacere di stare insieme (dopo una lungo
periodo di isolamento), l’amore per la cultura (dopo anni di barbarie), per la
bellezza (dopo tanto orrore). Soprattutto riscoprono l’importanza di mantenere
viva la memoria. Perché, alla fine del mondo, tutto diventa importante. Come
l’ultima gravidanza sul pianeta, portata avanti dall’iconica e venerabile Charlotte
Rampling, una donna baltica di incerte origini. E dal futuro altrettanto incerto.
O gli atti di eroismo – o follia – del medico polacco Stellan Skarsgård.
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I personaggi di Kalipha e Nick, nel loro epico viaggio verso Atene, portano con
loro l’ultimo proiettore per condividere la gioia del cinema, e i pezzi per costruire
l’ultima cinepresa. L’ultimo home-movie. L’ultima testimonianza degli ultimi atti
della specie. Ad Atene scoprono anche il laboratorio-giardino di Alba Rohrwacher,
che cerca di far rinascere la natura e salvare l’umanità, prima che tutti muoiano a causa di un virus. Last Words. Un film di fantascienza postapocalittico o una rappresentazione dell’ultima
chance che oggi l’umanità ha oggi di sopravvivere?
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Jonathan Nossiter